Iran: la Rete batte la censura

Il Governo iraniano e i servizi di sicurezza del paese medio-orientale non sono riusciti a bloccare le notizie relative alle proteste e alle manifestazioni in corso in questi giorni contro i risultati, evidentemente falsati, delle ultime elezioni che hanno riconfermato il presidente Ahmadinejad.

Le prime notizie sono comparse su Twitter, 140 caratteri alla volta il Mondo è stato informato sulle migliaia di persone (e sulle violenze da loro subite) che sono scese in piazza per chiedere maggiore libertà politica e diritti civili più rispettati in un paese che si avvia verso la modernità.

Numerosi i video finiti su YouTube e le foto pubblicate su Flickr; il colore verde, simbolo dell'Islam sciita, è il tema dominante in quasi tutte le immagini; a poco è servita la decisione di "schermare" la Rete da parte del Governo, gli hacker sono riusciti ad aggirare ogni ostacolo.

Parlando davanti a migliaia di sostenitori in piazza Imam Khomeini, a Teheran, il leader dell'opposizione Mir-Hussein Moussavi ha chiesto a Google di tingere il suo logo di verde per un giorno in modo mandare un segnale a tutti i frequentatori di Internet che sostengono la protesta.