Italia agli ultimi posti per il commercio elettronico

Il Centro studi ImpresaLavoro ha pubblicato i dati relativi ad una sua recente rilevazione dedicata alla diffusione del commercio elettronico nel Vecchio Continente; i risultati non sarebbero particolarmente lusinghieri per un'Italia piazzatasi al terz'ultimo posto insieme a Cipro superando in classifica soltanto la Bulgaria e la Romania.

Considerando l'andamento registrato nel corso degli ultimi 12 mesi, soltanto il 29% dei nostri connazionali di età compresa tra i 16 e i 74 anni avrebbe effettuato almeno un acquisto in Rete sfruttando i canali di e-commerce. Si tratterebbe di un dato ben lontano dalla media europea (55%) e lontanissimo da quello dei paesi dove il commercio elettronico è maggiormente praticato.

Per quanto riguarda questi ultimi, a guidare la classifica sarebbe la Gran Bretagna con l'83%, seguirebbero la Danimarca con l'82%, il Lussemburgo (78%), la Svezia (76%) e la Germania con 74 punti percentuali. I risultati della Penisola tenderebbero a migliorare considerando l'attività dell'utenza più giovane, ma ciò non basterebbe per riequilibrare i dati con quelli europei.

Ad acquistare beni e servizi online in Italia sarebbero in particolare i giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni, con il 42%, superando di poco quelli tra i 16 e i 24 anni (40%) che tendenzialmente dispongono di meno denaro per via di un minore inserimento nel mercato del lavoro. Ma a determinare un drastico calo delle percentuali sarebbero soprattutto le fasce d'età successive.

Soltanto il 18% degli Italiani di età compresa tra i 55 e i 64 anni e appena il 7% dei nostri concittadini di età tra i 65 e i 74 anni avrebbe acquistato qualche prodotto su Internet nel periodo considerato; segno che nel Belpaese il Digital Divide non è determinato soltanto da un ritardo infrastrutturale, ma anche da importanti differenze in termini di digitalizzaione tra le varie generazioni.