Kaspersky: attenzione a vaccini e certificati venduti online

Come è ormai noto a chiunque le campagne vaccinali sono iniziate il tutto il Mondo anche se alcuni Paesi, e tra di essi l'Italia, starebbero registrando limiti organizzativi rilevanti e un'estrema lentezza nelle somministrazioni. Neanche a dirlo sul Dark Web si sarebbero rapidamente moltiplicate le offerte di dosi a disposizione di chi è alla ricerca di una scorciatoia.

A segnalare l'esplosione di questo fenomeno sarebbero stati tra gli altri anche gli esperti di sicurezza della russa Kaspersky secondo cui attualmente un vaccino (ammesso e non concesso che questo sia effettivamente il prodotto venduto) verrebbe distribuito ad un prezzo che potrebbe variare tra i 250 e i mille dollari per una media pari a 500 dollari.

La maggior parte dei venditori sarebbero localizzati in Germania, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, in diversi casi sarebbero state rilevate delle trattative con i potenziali compratori avvenute attraverso applicazioni per la messaggistica istantanea con supporto per la crittografia end-to-end come per esempio Telegram e Wickr (soluzione poco nota in Italia ma famosa negli USA).

Contestualmente, e in attesa che le autorità internazionali trovino un accordo per la creazione di una sorta di "passaporto vaccinale" valido per lo spostamento tra Paesi differenti, si sarebbe affermato anche un vero e proprio mercato basato sulla vendita di certificazioni vaccinali fasulle. I possibili rischi a livello sanitario appaiono facilmente intuibili.

Come sottolineato dai ricercatori di Kaspersky nel loro report, è molto probabile che un vaccino venduto illegalmente tramite Internet da utenti difficilmente identificabili sia in realtà un falso vaccino, il pericolo quindi non è solo quello di non essere immunizzati dal COVID-19 ma anche quello di iniettarsi delle sostante di cui non si conosce provenienza e composizione.