L'ACTA non passa al Parlamento Europeo

Il Parlamento Europeo ha bocciato la proposta di introduzione dell'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), i voti contrari alla sua approvazione sono stati infatti 478 mentre quelli favorevoli soltanto 39; ricca anche la platea di europdeputati che hanno optato per l'astensione: 165.

Con l'ACTA si sarebbero volute introdurre normative più severe e valide in tutta l'Unione per la tutela dei diritti d'autore nonché una forte responsabilizzazione dei provider relativamente ai contenuti dei siti Web ospitati e ai comportamenti dei gestori degli stessi.

Da subito la proposta di legge ha trovato il supporto dell'industria dei contenuti e della responsabile per l'Agenda Digitale europea Neelie Kroes, ma altrettato velocemente si è levata la voce contraria di ISP, società civile e colossi del Web come Google, Wikipedia e Facebook.

Nata come un tentativo di mediazione tra le istanze in favore della libertà di espressione in Rete e le esigenze di tutela del copyright, l'ACTA non avrebbe potuto che favorire le seconde a discapito delle prime creando vincoli appositamente pensati per la protezione dell'industria dei contenuti.