Mark Zuckerberg: nuove regole per i social media

Recentemente intervenuto nel corso della Munich Security Conference, Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Facebook, ha voluto rendere pubbliche le proprie opinioni riguardo ad alcuni argomenti di grande attualità come per esempio la tassazione delle Big Company del Web e le contromisure necessarie per limitare fake news ed hate speech.

Relativamente alle questioni tributarie il massimo dirigente di Menlo Park si sarebbe detto disposto a pagare più tasse nel caso in cui la autorità europee ritenessero inadeguato l'attuale contributo erariale a favore degli stati in cui opera la propria azienda, si tratta quindi della prima apertura ufficiale di Zuckerberg nei confronti della lungamente discussa Web Tax.

Per quanto riguarda la moderazione dei contenuti, la sua opinione tenderebbe a conciliare le normative per la regolamentazione della stampa e quelle dedicate alle telecomunicazioni. Un provider telefonico, ad esempio, non è responsabile per la gravità delle affermazioni effettuate da un utente durante una chiamata, questo però non esclude la possibilità di un controllo a posteriori.

Non molto diverso l'approccio nei confronti della lotta fake news, aspetto sul quale Faceboook starebbe investendo ingenti risorse per garantire interventi tempestivi. Ad oggi la compagnia impiegherebbe non meno di 35 mila persone per contrastare tale fenomeno e, nella maggior parte dei casi, Facebook sarebbe in grado di identificare rapidamente i tentativi di manipolazione dell'opinione pubblica.

A tel proposito Zuckerberg avrebbe ricordato che la piattaforma disabilita non meno di un milione di account fasulli al giorno, operazione che nella maggior parte dei casi verrebbe completata a pochi minuti di distanza dalla loro creazione. Tutto ciò avrebbe però un prezzo e oggi Facebook spenderebbe per la moderazione più del fatturato complessivo prodotto dalla stessa azienda nel 2012.