Mercato digitale: si rischia la frenata nel 2018

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Nel corso del 2017 il mercato digitale italiano sarebbe cresciuto del 2.3% per un giro d'affari complessivo pari a circa 68 miliardi di euro. Un andamento simile è stimato anche per il 2018, ma un recente studio di Anitec-Assinform sosterrebbe che la crescita sarà inferiore rispetto alle attese e non si potrà arrivare al 2.6% precedentemente previsto.

Ciò dovrebbe essere causato in parte ad un generale rallentamento dell'economia mondiale e, localmente, ad un minor impegno istituzionale per il progetto Industria 4.0. L'attuale Legge di Bilancio prevede infatti dei tagli particolarmente elevati a carico degli investimenti in digitalizzazione, sviluppo e ricerca, favorendo invece la spesa corrente.

Se quanto previsto dalla ricerca dovesse essere confermato, a subirne le conseguenze potrebbero essere da subito alcuni settori ora in piena crescita, come per esempio l'IoT (Internet of Things), l'ecosistema mobile, i servizi erogati tramite Internet, il Big Data, il Cloud Computing e, cosa particolarmente grave, la Cybersecurity.

Parliamo di comparti il cui giro d'affari sarebbe cresciuto complessivamente del 16.7% durante lo scorso anno e che, se le condizioni che hanno favorito questo incremento dovessero essere mantenute, potrebbero generare puntualmente un aumento pari ad ulteriori 16.5 punti percentuali nel corso dei prossimi anni, almeno fino al 2020.

Attualmente l'Itc italiano starebbe crescendo a un ritmo doppio rispetto al dato del PIL nazionale, ma perché i risultati raggiunti fino ad ora vengano consolidati e migliorati è necessario che le imprese continuino a ricevere sostegno per investire in nuovi macchinari, acquistare i software necessari per il proprio business, formare nuovo personale e riqualificare la forza lavoro già impiegata.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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