OpenAI non sta lavorando a GPT-5

GPT-4, l'ultima versione del modello generativo alla base di ChatGPT, è stato rilasciato il mese scorso ma non è ancora disponibile nella versione gratuita del chatbot di OpenAI. è invece accessibile per chi ha attivato una sottoscrizione al servizio "ChatGPT Plus" che può essere utilizzato a fronte di un abbonamento pari a 20 dollari al mese.

La release 4 risulta essere nettamente più avanzata rispetto alla precedente 3.5, restituisce infatti output molto più precisi in un tempo più breve ed è meno esposta a comportamenti inattesi (le cosiddette "allucinazioni"). Visti i miglioramenti in molti si sono chiesti quali potrebbero essere le novità di una (per ora ipotetica) release numero 5.

Stando a quanto dichiarato Sam Altman, CEO di OpenAI, questa curiosità non verrà soddisfatta a beve scadenza. L'organizzazione finanziata da Microsoft non si starebbe infatti occupando dello sviluppo di GPT-5, non sarebbe in atto un addestramento del modello linguistico finalizzato al rilascio di questa versione e ci vorrà del tempo prima che ciò possa avvenire.

Altman avrebbe rilasciato queste dichiarazioni a commento della lettera firmata tra gli altri da Elon Musk e Steve Wozniak nella quale veniva richiesto di non sviluppare modelli generativi più avanzati rispetto a GPT-4 per almeno 6 mesi. Questo per le possibili implicazioni etiche legate all'uso delle AI nelle campagne di disinformazione online.

Il CEO avrebbe sostenuto di non condividere tutti i contenuti della lettera, sottolineando come i modelli generativi potrebbero nascondere delle insidie ("sfumature tecniche") che in essa non vengono analizzate. Detto questo però, prima di passare alla creazione di GPT-5 OpenAI si occuperà di rendere GPT-4 più sicura possibile anche dal punto di vista etico.