OpenAI rinvia il lancio della modalità vocale di ChatGPT
© DepositphotosOpenAI, organizzazione a cui si devono il modello generativo GPT e il chatbot AI ChatGPT, ha comunicato degli aggiornamenti riguardanti la modalità vocale di quest'ultimo animata tramite l'ultima versione dell'LLM (Large Language Model): GPT-4o. Nello specifico, il lancio del nuovo progetto è stato posticipato di almeno un altro mese.
L'idea iniziale del gruppo capitanato da Sam Altman era quella di distribuire una versione Alpha a fine giugno 2024, consentendone l'accesso soltanto ad un numero limitato di utenti ChatGPT Plus. Evidentemente la qualità delle interazioni o gli output prodotti non si sono dimostrati ancora all'altezza, neanche per l'inizio di una sperimentazione dedicata.
Nello specifico il rinvio sarebbe stato motivato dai portavoce di OpenAI facendo riferimento alla necessità di migliorare la user experience, di implementare ulteriormente l'infrastruttura tecnica che permette il funzionamento del servizio e, non ultima, alla capacità di non accettare richieste che potrebbero portare alla generazione di contenuti controversi.
We're sharing an update on the advanced Voice Mode we demoed during our Spring Update, which we remain very excited about:
We had planned to start rolling this out in alpha to a small group of ChatGPT Plus users in late June, but need one more month to reach our bar to launch.…
— OpenAI (@OpenAI) June 25, 2024
Se la nuova scadenza dovesse essere rispettata i primi tester potrebbero partecipare alla sperimentazione entro la fine di luglio, fatto questo il lancio definitivo per gli abbonati a ChatGPT Plus potrebbe essere effettuato in autunno. Si tratta però di una roadmap ipotetica in quanto eventuali feedback negativi potrebbero portare ad ulteriori rinvii.
La modalità vocale di GPT-4o è già nota a causa di alcune polemiche createsi in seguito alla presentazione. L'attrice Scarlett Johansson, protagonista tra l'altro del film "Her" dove intepreta un'AI vocale, notò infatti una somiglianza tra la sua voce e quella dell'assistente Sky. Si rivolse così ai propri legali e OpenAI decise di ritirare il modello.
