Opera Next 15 monta un nuovo motore (per il rendering)

Opera Browser non può contare sugli stessi numeri di concorrenti come Internet Explorer, Firefox o Google Chorme, ma è comunque un'applicazione utilizzata da circa 300 milioni di utenti (tra Desktop e mobile) che viene continuamente aggiornata dalla casa madre.

E proprio l'ultimo aggiornamento operato rappresenta una vera e propria rivoluzione per Opera, la release Next 15 è infatti il risultato dell'abbandono del rendering engine Presto in favore di Chromium, lo stesso progetto alla base dei motori utilizzati dai browser di Mountain View e Cupertino.

La migrazione verso l'engine Open Source prevede il passaggio a WebKit e poi al fork Blink prodotto all'interno degli stessi laboratori di Google al fine di integrare alcune funzionalità realizzate dai propri sviluppatori; la versione per i dispositivi mobili (Opera Next 14) ha rappresentato un primo test in questo senso.

Con l'integrazione di Chromium nel browser norvegese, ora soltanto Internet Explorer e Firefox utilizzano dei rendering engine differenti (rispettivamente Trident e Gecko), forse però non è un caso che questi ultimi stiano incontrando maggiori difficoltà nel trovare spazio all'interno de comparto mobile.