Parigi obbliga Twitter a fornire i dati sugli account

L'opinione pubblica transalpina sarebbe particolarmente preoccupata dalla diffusione su Twitter di messaggi a sfondo razzista e xenofobo; per questo motivo un tribunale di Parigi avrebbe imposto al gruppo che fa capo al servizio di rendere disponibili i dati relativi agli account responsabili.

Sotto accusa sarebbero soprattutto hashtag a sfondo antisemita come per esempio "unbobjuif" o "unjuifmort" ("un buon ebreo" e "un ebreo morto"), essi avrebbero scatenato un'ondata di emulazione che proseguirebbe praticamente incontrollata da circa un anno.

Essendo in gioco tematiche molto delicate come la tolleranza e la libertà di espressione, in molti si sarebbero chiesti se l'inziativa del giudice potrebbe essere considerata lecita; fino a che punto dovrebbe spingersi la tutela della privacy quando è in gioco il valore della convivenza?

L'ordinanza dei magistrati sarebbe stata inviata su richiesta di un'associazione antirazzista francese la quale avrebbero anche lamentato l'assenza di un meccanismo per la segnalazione immediata di tweets dai contenuti contrari ai principi di civiltà.