PayPal, Anonymous e un DDoS da 4 milioni di euro

Era il 2010 quando la crew di hacktivisti Anonymous attaccava la piattaforma per i pagamenti on line PayPal nel contesto di un'operazione denominata Operation Payback che coinvolgeva anche i circuiti Visa e MasterCard EcolpevoliE di bloccare i finanziamenti degli utenti al sito di controinformazione WikiLeaks.

Solo oggi però sarebbe nota la stima dei danni subiti dal colosso delle transazioni monetarie on line in seguito al DDoS (Distributed Denial of Service) subito, essi dovrebbero essere ammontati a ben 5,6 milioni di dollari, più o meno 4 milioni di euro al cambio attuale.

Subito dopo l'attacco i vertici di PayPal avrebbero messo in campo una squadra composta da un centinaio di tecnici incaricati di aggiornare i sistemi di sicurezza e di eliminare le tracce dell'incursione, ma oltre alle spese l'azienda avrebbe subito anche un danno d'immagine con conseguente calo di valore per il proprio titolo azionario.

E' da notare che, almeno secondo successive ricostruzioni, Operation Payback non sarebbe nata come progetto per danneggiare le piattaforme per il pagamento in Rete, ma come iniziativa rivolta a colpire le majors musicali e le loro politche contro il file sharing.