RapidShare: noi non siamo come Magaupload

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In fondo tutti si aspettavano che i vertici di un diffuso servizio per l'archviazione in remoto e la condivisione dei file come RapidShare avrebbero detto la loro riguardo alla vicenda che ha recentemente coinvolto Kim Dotcom e le sue creature Magaupload e Megavideo.

Daniel Raimer, portavoce del gruppo ha infatti affermato di recente che esisterebbero differenze abissali tra Rapidshare e Megaupload, solo il 5% dei file hostati dal primo sarebbero infatti illegali; come poi questo dato sia stato ricavato potrebbe essere argomento di discussione.

Ma, al di là delle quantità di contenuti protetti "in circolo" nelle due piattaforme, Rapidshare avrebbe sottolineato anche una differenza "filosofica" tra i due servizi: Megaupload avrebbe infatti basato gran parte della sua fortuna nell'incentivare la pirateria.

Raimer avrebbe poi ricordato come Rapidshare abbia sempre cercato di responsabilizzare gli utenti nei confronti del problema della violazione dei copyright e, a differenza di altri servizi dello stesso tipo, avrebbe nel suo staff collaboratori impegnati proprio nella valutazione di eventuali abusi.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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