Redmond continua a licenziare

In molti parlano di una crisi economica già alle spalle, di luce che si intravede in fondo al tunnel della congiuntura negativa e di mercati finanziari in ripresa; sarà anche vero ma questo ottimismo non coinvolge i lavoratori di numerose grosse realtà dell'Information Technology.

La Microsoft, una società fino a poco tempo fa più attiva dal punto di vista delle assunzioni che da quello dei licenziamenti, ha deciso di dare il via ad una pesante politica di tagli del personale che presto potrebbe coinvolgere circa 3 mila impiegati.

La riduzione del personale da parte di Redmond dovrebbe riguardare non solo il distaccamento statunitense della Microsoft, infatti anche le filiali estere potrebbero subire l'effetto delle forbici di cui si sono armati i vertici guidati da Steve Ballmer.

La Microsoft ha già licenziato 1400 persone soltanto nel mese di Gennaio assumendo nel contempo 800 lavoratori nel primo trimestre del 2009; evidentemente, oltre che ad esigenze di massimizzazione dei profitti, i licenziamenti rispondono anche ad esigenze di turnover del personale.