Un software prevede i crimini, come in Minority Report

Circa 10 anni fa Steven Spielberg diresse un film fantascientifico intitolato Minority Report (ispirato ad un'opera del visionario autore Philip K. Dick), nel quale veniva presentato un contesto giudiziario futuribile in cui i crimini potevano essere repressi prima che accadessero.

Nella pellicola la polizia utilizzava un sistema poliziesco denominato "precrimine" grazie al quale le forze dell'ordine potevano prevenire i reati utilizzando un computer in grado di elaborare le informazioni provenienti dalla mente di tre "precog", individui dotati di capacità precognitive.

Ora la "precrimine" potrebbe presto diventare una realtà, un'applicazione (Predictive Policing) creata dai ricercatori dell'UCLA (California) sarebbe infatti in grado di prevedere gli atti criminosi tramite un algoritmo destinato all'elaborazione di dati relativi a reati compiuti nel passato.

Realizzato attraverso la collaborazione tra informatici e criminologi e attualmente in sperimentazione, il software non verrà naturalmente utilizzato dalla polizia per compiere "arresti preventivi", ma più semplicemente per monitorare in modo più massiccio le aree urbane nelle quali potrebbe registrarsi una percentuale più elevata di crimini.