Stop alla pubblicità sui siti Web pirata

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Stop alla pubblicità sui siti Web pirata © Depositphotos

Ad oggi la pubblicità online sui siti Web che mettono a disposizione contenuti piratati a danno del diritto d'autore muoverebbe un giro d'affari pari a 227 milioni di dollari; un mercato che però potrebbe presto scomparire privando i "pirati" di un'importante fonte di finanziamento.

A tal proposito IAB Italia, associazione che riunisce gli operatori dell'advertising interattivo, FPM, la federazione italiana che combatte la pirateria musicale, e FAPAV, l'ente per la tutela dei contenuti multimediali, hanno presentatoun piano per il contrasto alla pirateria durante un evento romano.

Gli estremi di tale progetto sarebbero contenuti in un Memorandum of Understanding nel quale verrebbe promossa un'iniziativa di autoregolamentazione con l'obiettivo di impedire la pubblicazione di inserzioni pubblicitarie su piattaforme che agiscano contro il copyright.

In questo modo i soggetti coinvolti avrebbero intenzione di tutelare sia l'industria che produce e distribuisce i contenuti che il mercato dell'advertising in Rete; in mancanza di pubblicità, molti portali dedicati alla pirateria potrebbero essere costretti a chiudere.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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