Lo streaming risolleva le sorti dell'industria musicale

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Gli ormai numerosi servizi per la fruizione di brani musicali in streaming avrebbero consentito di ottenere un doppio risultato positivo: da una parte si starebbe riuscendo a limitare gli effetti nefasti della pirateria, dall'altra i conti dell'industria musicale sarebbero sempre più lontani dal "profondo rosso" degli anni passati.

A garantire il raggiungimento di tali obiettivi avrebbe contribuito in particolare la qualità dei contenuti forniti, in media nettamente superiore rispetto a quella disponibile sui canali dedicati al download e allo straming illegale; ciò avrebbe portato il mercato europeo a crescere per la prima volta negli ultimi 12 anni.

Secondo quanto riportato dalle rilevazioni effettuate dall'IFPI (International Federation of Phonographic Industry), ad oggi il download potrebbero contare ancora su un market share pari al 67% sul totale (dati del 2013), ma nel corso dell'anno passato lo streaming sarebbe cresciuto del 4.3%.

Tra i paesi del Vecchio Continente nei quali la fruizione di audio in streaming avrebbe registrato il maggior incremento vi sarebbero Francia, Germania, Olanda, Regno Unito e anche l'Italia; a livello mondiale i ricavi del settore sarebbero cresciuti di oltre il 51%.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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