TikTok sotto indagine negli USA

Quella di TikTok è una delle storie di maggior successo nel panorama del social networking internazionale. Nato per volontà della cinese ByteDance Technology, che è riuscita a trasformare la piattaforma Musical.ly in un fenomeno mondiale, ha raggiunto tra gli altri obbiettivi anche quello di vantare l'applicazione più scaricata nel primo trimestre del 2019.

Avere successo in un settore così delicato dal punto di vista della privacy significa però attirare l'attenzione dei regolatori, accade quindi che il Comitato statunitense per gli investimenti stranieri (CFIUS, Committee on Foreign Investment in the United States) abbia deciso di indagare sulle modalità con cui i responsabili di TikTok trattano i dati messi a disposizione da milioni di utenti amercani.

L'iniziativa da parte dell'agenzia non stupisce in tempi di guerra commerciale con la Cina, la ByteDance Technology ha infatti sede a Pechino e Washington vuole capire se le informazioni relative a ben 26 milioni di utenti residenti negli USA, quasi tutti di età compresa tra i 16 e i 24 anni, possano essere in qualche modo disponibili anche nel Paese asiatico.

L'indagine sarebbe motivata in particolare da un vizio procedurale: quando nel 2017 la ByteDance Technology acquisì Musical.ly per circa un miliardo di dollari, tale passaggio di proprietà non venne passato al vaglio del CFIUS. A complicare la situazione vi è poi il fatto che nonostante il mercato di TikTok sia prevalentemente una piattaforma statunitense, di fatto i suoi responsabili sono sottoposti alla legislazione cinese.

Da parte sua la ByteDance Technologyv si sarebbe difesa ricordando che TikTok non è disponibile in Cina, inoltre i suoi server sarebbero situati in parte negli Stati Uniti e in parte in Data Center localizzati a Singapore. L'indagine non sarebbe quindi giustificata se non in considerazione del fatto che il social network si starebbe rivelando competitivo nei confronti dei "tradizionali" colossi USA.