Alphabet vale 1.000 miliardi

Dopo Microsoft, Apple e Amazon anche Alphabet, il conglomerato finanziario di cui fa parte Google, è entrato ufficialmente nel ristretto gruppo di aziende quotate in Borsa che hanno raggiunto una capitalizzazione pari a 1.000 miliardi di dollari. Tale risultato è stato ottenuto sotto la guida del CEO Sundar Pichai a poca distanza dall'abbandono dei fondatori Page e Brin.

Questi ultimi, che sono anche i creatori del motore di ricerca più utilizzato al Mondo, hanno deciso di lasciare la guida di Alphabet per dedicarsi a nuove iniziative personali, rimangono comunque proprietari di importanti quote azionarie ed è probabile che le loro voci continueranno ad avere un potere di indirizzo per le decisioni future del board.

A questo punto cresce l'attesa per la prossima trimestrale di cassa della società le cui cifre diventeranno disponibili entro il mese prossimo, è probabile che gli investitori concentreranno la propria attenzione sulle strategie che Pichai potrebbe voler porre in essere per innovare un gruppo in salute ma da troppo tempo legato ai medesimi business model.

I settori in cui opera Alphabet sono ormai numerosi e vanno ben oltre la sola ricerca su Internet (mobile, contenuti per l'entertainment in streaming, soluzioni per la guida autonoma, IoT, tecnologie per l'AI..), ma il segmento più remunerativo continua ad essere quello dell'advertising in Rete di cui Mountain View continua essere soggetto dominante.

Il prossimo iscritto al club delle compagnie che hanno raggiunto un quotazione da 1.000 miliardi potrebbe essere Facebook, il cui valore attuale dovrebbe aggirarsi poco al di sopra dei 600 miliardi di dollari, ma Mark Zuckerberg e soci, nonostante i diversi tentativi di differenziare l'offerta, propongono ancora una strategia di mercatop incentrata prevalentemente sul social networking.