Anche dei 14enni nelle fabbriche della Foxconn?

Non accennano a placarsi le polemiche riguardanti la Foxconn, azienda nota per essere l'assemblatrice di numerosi dispositvi Apple e non solo, così come per le condizioni di lavoro dei propri dipendenti definite più volte come inumane e causa in passato di una catena di suicidi.

Secondo le indiscrezioni attualmente circolanti, nel corso di alcuni controlli svoltisi presso gli stabilimenti di Yantai, prefettura situata nella Cina nord-orientale, sarebbero stati identificati alcuni operai di età compresa tra i 14 e i 16 anni inquadrati come tirocinanti.

In evidente difficoltà data la gravità dell'accusa, il gruppo avrebbe inizialmente definito i minori come degli stagisti assegnato loro dalle scuole locali; un'affermazione probabilmente accolta con incredulità che la Foxconn avrebbe poi trasformato in scuse ufficiali.

Sarebbe stato calcolato che, a seconda del periodo dell'anno e del volume delle commesse pervenute, il colosso di Taiwan arriverebbe ad impiegare in catena di montaggio fino a 50 mila stagionali; il sospetto che molti di essi non abbiano l'età legale per lavorare in fabbrica comincerebbe a diffondersi in modo preoccupante.