Da Apple un codice di condotta per i fornitori

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Da Apple un codice di condotta per i fornitori

La Casa di Cupertino non avrebbe alcuna intenzione di rimanere invischiata in scandali causati dalle condizioni di lavoro dei dipendenti dei propri fornitori, molti di essi infatti operano in Asia e in particolare in Cina, un paese non certo all'avanguardia in questo settore.

Per questo motivo Tim Cook e soci hanno deciso di divulgare il codice di condotta che le aziende partner di Apple dovranno osservare con scrupolo se vorranno continuare a collaborare nella produzione di dispositivi targati con il logo della Mela Morsicata.

In tale codice vengono specificati i materiali da utilizzare, essi non devono essere tossici per la manodopera e non potranno provenire da mercati di guerra; spesso infatti le aziende asiatiche acquistano tungsteno, stagno, oro e tantalio da nazioni africane in conflitto.

Le ultime verifiche di Cupertino avrebbero registrato un miglioramento generale delle condizioni di lavoro presso gli assemblatori (turni, corsi di aggiornamento, straordinari..) e la totale assenza dei materiali "proibiti"; nel complesso le regole del codice di condotta sarebbero state rispettate con una frequenza del 95%.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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