Chiusi 49 falsi siti di e-commerce

Gli uomini della Polizia Postale avrebbero identificato e chiuso 49 siti Web fittiziamente dedicati al commercio elettronico; l'operazione delle forze dell'ordine avrebbe poi portato alla comunicazione di ben 350 denunce e all'arresto di una decina di persone accusate di far parte di una vera e propria organizzazione criminale.

Le indagini a riguardo sarebbero partite in seguito alla segnalazione inviata da un utente che dopo aver ordinato un tablet Apple iPad tramite il sito Internet associato al dominio "techmaniashop.it" non avrebbe mai ricevuto il dispositivo pagato. Nel complesso sarebbero state individuate e contestate oltre 2.900 transazioni online illecite.

I sospetti malviventi, tutti cittadini romeni, avrebbero operato in Lombardia, nel Veneto, nel Lazio e nel Pease d'origine; in pratica l'Italia avrebbe offerto il palcoscenico (nonché le vittime) per l'attività di raggiro a danno degli utenti, mentre la parte relativa all'intera struttura telematica sarebbe stata gestita in Romania.

Nel complesso i falsi siti per il commercio elettronico individuati sarebbero riusciti a creare un giro d'affari illecito pari a più di un milione di euro, a trarre in inganno i conumatori coinvolti sarebbe stato in particolare il fatto che gli store pubblicati sul Web rappresentavano in pratica dei cloni di attività legali ben conosciute dal grande pubblico.

In sostanza gli organizzatori della rete sequestrata avrebbero realizzato dei portali e-commerce associati a nomi a dominio noti ai quali venivano aggiunti dei suffissi come per esempio "store" e "shop"; in alcuni casi anche i recapiti e i numeri di partita IVA utilizzati avrebbero fatto riferimento ad attività di terze parti.