Cina: facial recognition per l'accesso ai device mobile

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Cina: facial recognition per l'accesso ai device mobile

Il governo di Pechino ha stabilito che d'ora in poi chi volesse utilizzare un servizio di telefonia mobile dovrà sottoporsi ad una procedura di riconoscimento facciale per poter attivare la propria scheda SIM. Le informazioni così raccolte verranno caricate all'interno di un apposito database che permetterà di identificare chiunque abbia attivato una sottoscrizione.

L'iniziativa non giunge inaspettata ed era stata anticipata dalle autorità lo scorso settembre. Ufficialmente essa sarebbe stata motivata con l'esigenza di migliorare il livello di Cybersecurity all'interno dell'ecosistema mobile, nel concreto però è facile pensare che alla base della decisione vi siano anche ragioni legate al tecnocontrollo della cittadinanza.

Al di là delle considerazioni di merito, appare chiaro quanto la Cina stia sfruttando in modo sempre più massiccio le tecnologie per la telemetria e l'Intelligenza Artificiale per finalità legate al monitoraggio della popolazione. Ad oggi il Paese asiatico, o per meglio dire il suo regime, dovrebbe già disporre di una rete estremamente capillare di sistemi per la scansione dei volti.

A tal proposito basti pensare che secondo una recente previsione entro il 2020 la Cina dovrebbe dotarsi di una rete composta da non meno di 400 milioni di videocamere di sorveglianza (praticamente una ogni 3 abitanti), a ciò si aggiunga un immenso dataset di informazioni personali con cui ad ogni cittadino viene attibuito un punteggio basato sulle sue abitudini sul Web e offline.

A difesa della propria strategia Pechino avrebbe sottolineato che in Cina esistono milioni di utenze mobile e Internet totalmente anonime, account che verrebbero utilizzati non di rado per perpetrare raggiri a danno di altri utenti. A tal proposito si ricordi che in Cina l'obbligo di presentare un documento di identità all'atto di attivare un abbonamento di telefonia sussiste soltanto dal 2013.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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