In Cina Internet viaggia alla velocità della luce

Il team dell'università di Scienze e Tecnologia della Cina guidato dal Prof. Chao-Yang Lu avrebbe condotto con successo alcuni esperimenti dedicati all'Internet quantistico i cui risultati sono stati recentemente pubblicati nella rivista scientifica Physical Review Letters. L'obbiettivo dei ricercatori dovrebbe essere quello di permettere il trasferimento dei dati alla velocità della luce.

I test effettuati fino ad ora sarebbero stati possibili grazie all'utilizzo di un satellite, chiamato Micius prendendo il nome da un noto filosofo cinese, collegato a 5 stazioni posizionate presso Xinglong, Nanshan, Delingha, Lijiang e Ngari (in Tibet) e in grado di comunicare tra di loro attraverso un'apposita rete in fibra ottica.

Tale network consentirebbe alle informazioni digitalizzate di viaggiare all'interno di particelle di luce, i fotoni, garantendo ai dati di potersi spostare a quella che la massima velocità conosciuta nel nostro universo. Alcune videoconferenze tra Pechino e Vienna basate su questo sistema avrebbero già permesso di valutare l'efficacia del progetto.

Le comunicazioni così effettuate sarebbero inoltre estremamente sicure, questo perché qualsiasi tentativo di intercettarle verrebbe reso vano dai cambiamenti di stato delle particelle di luce. In sostanza un eventuale attacco verrebbe immediatamente rilevato in quanto soltanto l'intervento di un agente esterno potrebbe interferire sul flusso di fotoni.

Un altro possibile vantaggio derivante da queste sperimentazioni potrebbe risiedere nello sviluppo di reti di computer estremamente più potenti rispetto a quelle attuali. Veicolare dati in maniera quesi instantanea, alla velocità della luce appunto, garantirebbe una potenza di calcolo fino ad oggi inimmaginabile.