E-commerce in calo dopo il lockdown

Il periodo di limitazione della mobilità personale affrontato in quasi tutti i Paesi del Mondo a causa della pandemia di Coronavirus (Sars-Cov-2) ha rappresentato un importante incentivo per il giro d'affari dell'e-commerce, divenuto per molti consumatori un canale indispensabile con cui acquistare i prodotti di proprio interesse nonostante la chiusura di diversi negozi fisici.

Tale tendenza positiva sta proseguendo anche dopo la fine del lockdown? Le previsioni in proposito del Global Ecommerce 2020 di eMarketer non sembrerebbero essere particolarmente positive, anzi, per i retailer l'aumento delle vendite online dovrebbe essere pari al 16.5% a livello mondiale contro il 18.4% previsto prima della pandemia e il 20.2% dello scorso anno.

In linea generale l'andamento del commercio elettronico dovrebbe registrare incrementi in quasi tutti i mercati, tanto che il fatturato complessivo dovrebbe essere di poco inferiore ai 4 mila miliardi di dollari (per l'esattezza 3.914). Le sole flessioni previste per la Cina e l'India dovrebbero però bastare a determinare un passo indietro mondiale.

Attualmente infatti l'Asia (e soprattutto l'area che si affaccia sull'Oceano Pacifico) è il mercato più importante per lo shopping online, tanto che entro fine anno essa dovrebbe contribuire per il 42.3% alle vendite seguita dal Nordamerica con 29.9 punti percentuali e dell'emisfero occidentale del Vecchio Continente con un 16.2%. sul totale.

Se i calcoli dei ricercatori dovessero rivelarsi esatti, la perdita in termini assoluti potrebbe essere di poco superiore ai 190 miliardi di dollari, vi saranno però Paesi in cui la crescita del comparto sarà molto sostenuta come per esempio la Spagna, la Malesia e le Filippine dove l'e-commerce potrebbe registrare performance positive intorno al +20%.