Cookie Law: anche i browser dovranno adeguarsi

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I titolari dei siti Web si sono appena ripresi dall'entrata in vigore della famigerata "Cookie Law", normativa nata per il contrasto alla profilazione non autorizzata degli utenti che nei casi meno gravi ha determinato il proliferare di banner e informative, in quelli peggiori ha contretto gli operatori della Rete a mettere mano al portafoglio.

Per chi non ne ricordasse il funzionamento, la "Cookie Law" prevede che un sito Web possa utilizzare liberamentre cookie tecnici, quelli necessari per il funzionamento delle pagine Web, ma debba necessariamente richiedere il consenso del visitatore quando vengono adottati cookie per profilare gli utilizzatori, in particolare quelli di terze parti.

Ora l'Unione Europea avrebbe deciso di ritornare sull'argomento per limitare ulteriormente l'azione dei cookie per la profilazione, questa volta però (stando almeno alle anticipazioni) il maggior sforzo per l'adeguamento non dovrebbe essere richiesto a proprietari di siti Web e sviluppatori, ma direttamente ai produttori di browser.

In sostanza l'intenzione dovrebbe essere quella di obbligare questi soggetti ad integrare nelle proprie applicazioni un menu che, già in fase di installazione, permetta agli utenti di scegliere quale livello di privacy dovrà essere rispettato nel corso delle sessioni online; più elevato sarà il livello minore sarà la capacità di azione dei cookie.

Anche in questo caso la normativa allo studio non dovrebbe coinvolgere i cookie tecnici, del resto sottoporli a regole stringenti potrebbe peggiorare la user experience in modo rilevante con pochi vantaggi per la tutela della riservatezza, ma i cookie utilizzati per tracciare le abitudini di navigazione con finalità di marketing.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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