Diffamare su Facebook è un'aggravante

Secondo una recente sentenza espressa dal giudice del tribunale di Livorno, il già grave reato di diffamazione, che nel nostro Paese può essere sanzionato anche con la detenzione in carcere, verrebbe aggravato se perpetrato attraverso social network come Facebook.

In pratica, un delitto di diffamazione condotto su una piattaforma sociale verrebbe aggravato dall'aver arrecato l'offesa con un mezzo pubblicamente accessibile, per questo motivo esso sarebbe equiparabile allo stesso reato perpetrato a mezzo stampa.

La decisione del giudice sarebbe stata presita in proposito al caso di una donna che, dopo essere stata licenziata dal suo datore di lavoro, avrebbe utilizzato proprio un account registrato su Facebook per pubblicare e diffondere affermazioni offensive contro l'azienda presso la quale era occupata.

Sulla base della sentenza, che avrebbe previsto una sanzione pari a mille euro a carico dell'imputata, gli insulti espressi a "mezzo social network" sarebbero da considerarsi particolarmente dannosi perché la loro diffusione potrebbe essere virtualmente priva di controllo.