Facebook: dimmi cosa ti piace e ti dirò cosa compri

Il sospetto che il pulsante "Mi piace" fosse uno degli strumenti utilizzati dal gruppo di Menlo Park per catalogare gusti e abitudini degli utenti era già abbastanza diffuso, ma oggi vi sarebbe anche una ricerca condotta dall'Università di Cambridge a dimostrarlo.

Analizzando l'utilizzo del "Mi piace" da parte di circa 58 mila utenti di Facebook, i ricercatori sarebbero riusciti a profilare con una certa precisione i singoli componenti del campione analizzato; emergerebbero così informazioni circostanziate su gusti sessuali, opinioni politiche, preferenze gastronimiche e molto altro.

Ma non basta, effettuando un monitoraggio degli "I like" sarebbe possibile anche calcolare il quoziente intellettivo di un soggetto, identificarne il livello culturale e, cosa comprensibilmente più interessante per il Sito in Blue, verificare le diverse propensioni d'acquisto nei confronti di prodotti specifici.

I dati raccolti attraverso il networking sociale vengono poi utilizzati per finalità di marketing, ma il "Mi piace" offre un grosso vantaggio agli analisti perché attraverso di esso dispongono di uno strumento con il quale sondare costantemente (quasi in tempo reale) i trend relativi all'utenza.