Facebook: si indaga sul gruppo "Uccidiamo Berlusconi"

Recentemente aveva suscitato scalpore il caso del coordinatore del Pd Matteo Mezzadri di Vignola (provincia di Modena) che aveva richiesto (più o meno ironicamente) su Facebook un sicario che eliminasse il Presidente del Consiglio; la questione si era però risolta (polemiche a parte) con l'allontanamento del coordinatore su iniziativa degli stessi vertici del partito.

Tutto sembrava tornato alla normalità, ma improvvisamente è giunto agli onori (o ai disonori) della cronaca un gruppo di Facebook intitolato niente meno che Uccidiamo Berlusconi; nato il settembre scorso, il gruppo conta oggi ben 14 mila iscritti.

Il responsabile del gruppo ha naturalmente sottolineato il fatto che, al di là del nome, l'iniziativa non è nata con alcun intento omicida nè promuove alcuna volontà di uccidere; insomma, il tutto dovrebbe ricondursi ad un semplice scherzo che però ad alcuni è sembrato eccessivo.

Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, ha richiesto alla magistratura di indagare sulla natura del gruppo presente sul network sociale più grande della Rete; la Procura della Capitale ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di minacce gravi alla sicurezza del premier.