Garante privacy contro Telegram per il deep fake

Il Garante per la protezione dei dati personali ha recentemente confermato l'apertura di un'istruttoria nei confronti di Telegram, applicazione per la messagistica istantanea che sarebbe già oggetto di un'attività di verifica da parte dell'Authority. Tali iniziativa avrebbe preso vita da un episodio riguardante l'utilizzo di applicazioni per il deep fake.

Il deep fake è una tecnica per la manipolazione delle immagini (anche animate) basata su tecnologie per l'Intelligenza Artificiale, essa consente di sovrapporre diversi contenuti in modo da ottenere prodotti finiti che potrebbero apparire reali. Per questo motivo viene utilizzata anche per scopi illeciti come il cyberbullismo e il revenge porn.

Le immagini modificate con DeepNude sono state condivise su Telegram

Nello specifico l'istruttoria punterebbe il dito contro DeepNude, un'applicazione per il deep fake con cui le immagini di alcune ragazze sarebbero state alterate in modo che apparissero nude. A rendere ancora più grave l'episodio sarebbe stata poi la condivisione di tali immagini su Telegram con un danno per le inconsapevoli vittime.

Come sottolineato in proposito dal Garante, la facilità d'uso di questo particolare software potrebbe rendere potenziali vittime di deep fake chiunque abbia pubblicato una propria fotografia su Internet, vi sarebbe poi il rischio che immagini modificate con DeepNude o applicazioni simili vengano utilizzate per scopi estorsivi anche contro i minori.

Stando così le cose l'Authority chiederà ai responsabili di Telegram di fornire informazioni dettagliate al fine di verificare il rispetto delle norme sulla protezione della privacy nella messa a disposizione agli utenti del software incriminato, si dovrà inoltre accertare l'eventuale conservazione delle immagini manipolate e le finalità per cui tale conservazione è stata effettuata.