Il Garante della Privacy (o, più correttamente, "Il Garante per la protezione dei dati personali") è un'autorità indipendente dell'apparato amministrativo statale, che ha il compito di vigilare sul corretto adempimento degli oneri legati alla tutela della privacy dei cittadini italiani.
Il garante della Privacy è stato istituito in Italia con la Legge n. 675 del 31 dicembre 1996, legge successivamente abrogata dal D. Lgs. 196/2003 che, tuttavia, ha mantenuto la figura del garante confermando il suo ruolo di vigilanza in materia di trattamento dei dati personali.
Chi è il Garante della Privacy?
Il Garante per la protezione dei dati personali, diversamente da quello che si può pensare, è un organo collegiale composto da quattro membri eletti dal Parlamento.
Seppur impropriamente, solitamente il "Garante della Privacy" è identificato con la figura del presidente (ruolo ricoperto, nel momento in cui scriviamo, dal dott. Antonello Soro).
Il Garante per la protezione dei dati personali ha sede in Piazza di Monte Citorio n. 121 a Roma.
Cosa fa il Garante della Privacy?
Il Garante della Privacy si occupa di:
- verificare che il trattamento dei dati effettuato da aziende ed istituzioni pubbliche sia conforme ai principi stabiliti dalla legge (codice della Privacy e GDPR);
- ricevere, verificare e rispondere ai reclami dei cittadini;
- intervenire, anche d'ufficio, qualora rilevi delle violazioni nelle procedure di trattamento dei dati personali;
- tenere un registro di talune tipologie di trattamenti (ad esempio le attività di profilazione);
Oltre a quelli citati, il garante della Privacy ha anche un ruolo consultivo: può avanzare proposte al parlamento ed essere ascoltato qualora si rendano necessari nuovi interventi normativi in materia di privacy. Tutti gli anni, infine, presenta al parlamento una relazione annuale sulle attività svolte nell'anno solare precedente.
