GDPR: in Europa conforme soltanto 1 azienda su 5

Il GDPR (General Data Protection Regulation), cioè il nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati personali, è stato applicato lo scorso 25 maggio, ma stando ad una recente rilevazione svolta da TrustArc le aziende del Vecchio Continente in attesa di ottenere un adeguato livello di conformità sarebbero ancora moltissime.

I motivi di questa particolare situazione, e quindi del ritardo venutosi a verificare, sarebbero diversi, a cominciare dalle numerose norme del regolamento che si presterebbero a varie interpretazioni, non tutte particolarmente chiare. Ad oggi gli adeguamenti risulterebbero quindi difficoltosi per la mancanza di criteri di conformità univoci.

Stando ai numeri raccolti dai ricercatori, attualmente soltanto il 20% delle attività intervistate reputerebbe di aver raggiunto un adeguato livello di conformità. Ad oltre un mese e mezzo dalla scadenza citata soltanto 1 azienda su 5 potrebbe quindi ritenersi, almeno teoricamente, a norma di regolamento.

Passiamo ora alla quota di aziende che, per ora, non sarebbero ancora conformi ai dettami del GDPR: il 53% delle imprese coinvolte nello studio starebbe operando per divenire "compliant" nel più breve tempo possibile, mentre il 75% riterrebbe di poter colmare le attuali lacune entro la fine dell'anno.

Curioso il fatto che, nella maggior parte dei casi, a spingere le aziende verso l'adeguamento non sarebbe tanto la paura di subire multe e sanzioni anche elevate, ma l'aspettativa di un'utenza sempre più attenta ad interagire con realtà in grado di garantire un elevato livello di tutela dei dati personali.