Google banna Grooveshark

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Grooveshark, il noto servizio dedicato alla libera condivisione e all'ascolto gratuito in streaming dei brani musicali, non verrà più suggerito dal motore di ricerca più grande della Rete; l'iniziativa sarebbe stata motivata dalle numerose segnalazioni provenienti dalle case discografiche.

Grooveshark, di proprietà della Escape Media Group, Inc., è stato più volte accusato di mettere a disposizione illecitamente contenuti protetti da diritto d'autore, questo perché tra i gestori della piattaforma e le major musicali non sussisterebbe alcuna partnership.

Il servizio inoltre sarebbe e sarebbe stato al centro di alcune cause legali portate avanti dai produttori di contenuti, tra gli ultimi avversari del progetto vi sarebbe stata la Universal che avrebbe chiamato in causa un giudice per dimostrare l'illiceità del business model di Grooveshark.

Curiosamente però, proprio quest'ultimo non sarebbe tra le realtà più segnalate a Google per attività correlate alla violazione di copyright, piattaforme alternative come per esempio Btloft sarebbero protagoniste di molte più diatribe pur comparendo ancora tra i suggerimenti di Mountain View.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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