Google: ostacoli per i brevetti su WebM

  • Facebook
  • Twitter
  • Linkedin
  • Email

Che Mountain View sia assolutamente determinata a diffondere WebM, il suo standard per i file multimediali su Internet, è certo, quello che non è certo è che Google abbia effettivamente la possibilità di farlo; in effetti i problemi non sono soltanto di carattere tecnico.

Dal punto di vista legale le sorti del WebM sono legate alle decisioni di un apposito ente che funge da supervisore sugli standard multimediali, l'MPEG LA; tale organizzazione ha recentemente espresso dei dubbi relativamente ad alcuni brevetti che proteggono dei codec utilizzati per WebM.

WebM è infatti il risultato della combinazione tra il codec VP8 per quanto riguarda il video e Vorbis per quanto riguarda l'audio, entrambi sono rilasciati sotto licenza Open Source, ma ciò non significa che WebM non possa integrare al momento anche tecnologie brevettate da terzi.

Per non affrettare la procedura di approvazione di WebM, la MPEG LA ha quindi deciso di attendere eventuali segnalazioni relativamente a brevetti non conosciuti contenuti in questo formato, eventuali contestazioni potrebbero ritardare anche di molto la sua affermazione come standard.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Non perderti nessuna news!

I commenti degli utenti

I commenti sono liberi: non è necessario iscriversi per poter commentare su questa pagina. Tutti i commenti, tuttavia, sottoposti alle linee guida di moderazione e prima di essere visibili devono essere approvati da un moderatore.

Oppure leggi i commenti degli altri utenti