Google, le ricerche e il Coronavirus

SEOZoom, piattaforma specializzata nell'ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca, ha cercato di capire in che modo la pandemia di Coronavirus (COVID-19), le strategie di contenimento del contagio adottate dai vari governi e le nuove abitudini degli utenti abbiano contribuito a modificare le dinamiche di un settore ancora oggi dominato da Google.

Nel periodo considerato, cioè da quando sono state applicate le prime misure per il lockdown, le ricerche su Internet avrebbero registrato un incremento del 40% a livello mondiale. Un'impennata così repentina non stupisce anche se si è verificata nel giro di poche settimane, a motivarla sono stati in particolare il blocco delle attività produttive, le limitazioni agli spostamenti personali e la necessità di accedere a informazioni aggiornate.

Volendo identificare le categorie che hanno generato i maggiori incrementi, i dati disponibili rivelerebbero che quella in grado di vantare la crescita più sostenuta sarebbe stata "Casa e Giardino" con un +190.4%, seguita da "Libri e Letteratura" (+189.3%), "Giochi" (+143.4%), "Cibi e Bevande" (+116,5%) nonché "Computer ed Elettronica" con un aumento pari a 101.23 punti percentuali.

Brutte notizie invece per categorie come quelle dedicate ai "Viaggi" (con un -64.9%), ad "Auto e Veicoli" (-39.7%) così come a "Gambling" (-33.0%), "Adult" (-7.25%) e "Sport" (-5.0%). Nella maggior parte dei casi è probabile che tali risultati siano destinati a una forte inversione di tendenza nel momento in cui la situazione dovesse tornare alla normalità.

I trend delle ricerche online influenzano un mercato importante per Internet come quello dell'advertising, i base ai dati attualmente disponibili è facile prevedere che almeno nel breve periodo le aziende operanti nei comparti più colpiti conterranno notevolmente i loro investimenti destinati alle campagne pubblicitarie, ciò porterà a una diminuzione dei profitti a danno delle piattaforme di settore.