ICANN blocca il passaggio dei .org a Ethos Capital

Il controllo dei nomi a dominio con estensione .org non finirà nelle mani della Ethos Capital almeno fino al 4 maggio 2020. A deciderlo è stata l'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) su pressione della Cooperative Corporation of ORG Registrants, gruppo fortemente preoccupato dalla possibilità che i prezzi di tali suffissi possano aumentare nel corso dei prossimi mesi.

Ethos Capital sarebbe riuscita a far propria la gestione del Public Interest Registry in seguito a un'offerta pari a 1.35 miliardi di dollari, fin qui tutto bene se non fosse che fino a ora i nomi a dominio .org sono stati sotto il controllo della Internet Society che, essendo un'organizzazione senza scopo di lucro, è riuscita a contenere i prezzi delle registrazioni.

Quella relativa al costo dei .org è sicuramente una delle maggiori preoccupazioni generate da questa vicenda, ma non l'unica. L'Internet Society era infatti anche una garanzia di neutralità, non dovendo operare come una realtà profit poteva agire al riparo dai condizionamenti che possono influenzare le aziende in un mercato competitivo.

Le maggiori critiche nei confronti della Ethos Capital riguarderebbero il fatto che essa è una sorta di conglomerato finanziario formato da molteplici sussidiarie. Questa caratteristica darebbe origine a diverse perplessità per quanto riguarda la trasparenza, voci che l'ICANN avrebbe dimostrato di voler ascoltare rimandando il passaggio del Registro alla nuova gestione.

E' probabile che il rinvio al mese prossimo sia da interpretarsi come un tentativo di prendere tempo, Michael Roberts, CEO di ICANN palesemente contrario alla possibilità che Ethos Capital prenda il controllo dei .org, si sarebbe espresso per un'ulteriore proroga della durata di un semestre alla fine della quale tutta l'operazione potrebbe essere rimessa in discussione.