Kim Dotcom accusa la polizia di violenza

Kim Dotcom, o se preferite Kim Schmitz se non semplicemente "Kimble", continua a far parlare di se dopo il suo arresto e la chiusura dei servizi per il file sharing da lui fondati, Magaupload e Megavideo; questa volta sarebbe però lui a cercare d'indossare i panni dell'accusatore.

Dotcom sosterrebbe infatti di essere stato malmenato selvaggiamente dagli agenti federali fino a farlo stramazzare sul pavimento della camera di massima sicurezza in cui era recluso; dichiarazioni che almeno per il momento non avrebbero avuto alcun riscontro.

Il corpulento ex regnante di un impero stimato 170 milioni di dollari, avrebbe inoltre sostenuto di aver subito delle molestie da parte di alcuni suoi compagni di prigionia, infine, affermerebbe di aver ricevuto la proposta di ottenere la libertà vigilata in cambio di soldi.

Ma per quanto Dotcom si sforzi di convincere i giudici che il carcere non sarebbe un luogo adatto a lui, sembrerebbe che la corte neozelandese sia di parere diametralmente opposto e non abbia ancora alcuna intenzione di concedergli il rilascio su cauzione.