L'Europa approva l'AI Act
© PixabayL'AI Act è legge, con esso il Parlamento Europeo ha approvato, prima al mondo, una normativa dedicata all'Intellegenza Artficiale e alle tecnologie ad essa connesse. Con questa iniziativa vengono identificate le applicazioni che non possono essere sviluppate e utilizzate così come i sistemi che presentano maggiori rischi per la sicurezza dei cittadini.
Tra le piattaforme vietate vi sono per esempio quelle che identificano le persone attraverso dati biometrici prelevati da Internet o sistemi di videosorveglianza allo scopo di creare database per il riconoscimento facciale. Sono comunque previste alcune eccezioni per le forze dell'ordine che operano dopo essere state autorizzate da un magistrato.
?? The @Europarl_EN has just adopted the first-ever legal framework on #AI!
This positive vote on the #AIAct brings us closer to the new rules that will ensure AI is trustworthy, safe & respects EU fundamental rights, while supporting innovation.
?? https://t.co/rO5cyauS6l https://t.co/1EwGEHvJys
— Digital EU ???? (@DigitalEU) March 13, 2024
Non si possono effettuare attività di polizia predittiva basate su caratteristiche personali o profilazione, non possono essere implementati sistemi di social ranking o finalizzati a manipolare il comportamento delle persone così come non possono essere impiegate applicazioni in grado di rilevare le emozioni all'interno di scuole o luoghi di lavoro.
Sono considerati ad alto rischio tutti i sistemi che possano determinare danni rilevanti per la sicurezza, la salute, l'ambiente, i diritti fondamentali delle persone, lo stato di diritto e la democrazia. Date le loro caratteristiche questi ultimi deve essere sempre supervisionati da operatori in carne ed ossa e se ne deve registrare costantemente l'attività.
Per quanto riguarda invece le piattaforma basate sui modelli generativi, cioè quelli che potrebbero essere utilizzati ad esempio per creare fake news e Deepfake, l'AI Act richiede che i contenuti audio e video e le immagini debbano essere appositamente etichettati per garantirne la distinguibilità rispetto alle risorse create da esseri umani.
