Microsoft porta Ubuntu in Windows 10

Grazie al nuovo corso inaugurato dal CEO Satya Nadella la Casa di Redmond sembrerebbe aver abbandonato del tutto la sua strategia basata sulla strenua difesa delle soluzioni Closed Source contro la filosofia dell'Open Source; a dimostrazione di ciò vi sarebbe un annuncio di portata storica formulato nel corso della Buld 2016.

Durante la manifestazione dedicata agli sviluppatori Microsoft ha infatti rivelato che presto il sistema operativo Ubuntu basato sul kernel Linux verrà integrato in modo nativo su Windows 10; tale risultato sarebbe stato ottenuto grazie ad una collaborazione tra la stessa azienda californiana e la Canonical, società che presiede all'implementazione e alla distribuzione di Ubuntu.

L'elemento di novità più rilevante sta in questo caso nel fatto che la distribuzione non funzionerà su Windows 10 tramite un sistema di emulazione, l'utilizzo di un apposito ipervisore permetterà infatti di non dover utilizzare applicazioni di terze parti, escludendo anche la necessità di un supporto per la virtualizzazione.

Se integrazione ci sarà questa non sarà però completa, Ubuntu è divenuta una piattaforma nota anche ad una buona fetta dell'utenza tecnicamente meno avanzata proponendosi come una soluzione alternativa a Windows per l'ecosistema Desktop, ma il supporto nativo su Windows 10 sarebbe stato concepito per un altro ambito, quello server.

In sostanza, come impostazione predefinita gli utilizzatori non disporranno di un desktop environment per Ubuntu, motivo per il quale non si potrà interagire con esso tramite Unity. Le istruzioni per la distro dovranno essere inviate tramite linea di comando, via Shell Bash, inoltre, non vi sarà la possibilità di eseguire applicazioni Windows da Ubuntu.