Money, la divisione finanziaria di Uber

Anche Uber, società fino ad oggi nota per sviluppare sistemi innovativi dedicati al trasporto di persone e merci, ha deciso di ampliare il proprio business ai servizi finanziari. Per questo motivo è stata creata la divisione chiamata Uber Money che, diversamente dalle iniziative di altre Tech company come Facebook o Telegram, non si concentrerà sull'implementazione di una cryptovaluta.

Money prevede di offrire ai collaboratori della compagnia (e in particolare ai conducenti e ai rider) delle funzionalità che consentano di gestire in modo semplice ed immediato i pagamenti ricevuti, anche prima degli accrediti. L'idea dovrebbe essere quella di attivare una sorta di conto corrente attraverso cui monitorare in flussi di guadagno.

A ciò si aggiungono due diverse tipologie di carte per i pagamenti, una di credito e una di debito ed entrambe rilasciate dal circuito Visa. Queste ultime permetteranno di accedere ad un programma di cashback aperto sia ai collaboratori che agli utenti, i primi riceveranno una compensazione fino al 6% sulle spese per il carburante, i secondi potranno recuperare fino al 5% su quanto corrisposto per le corse.

Un'altra novità interessante riguarda la disponibilità di un portafoglio elettronico, Uber Wallet, che potrà essere utilizzato sia dai lavoratori che dai clienti. Tale feature è stata concepita per poter essere integrata direttamente nell'applicazione ufficiale di Uber che potrà essere utilizzata anche per tracciare tutti gli spostamenti di denaro attinenti l'operato dell'azienda.

Money rappresenta soltanto uno degli interventi emblematici del nuovo corso inaugurato nell'agosto del 2017 da Dara Khosrowshahi (ex CEO di Expedia), dirigente che dovendo amministrare l'eredità della contrastata gestione Kalanich ha deciso di estendere gli interessi e gli investimenti della società in settori differenti dal ride sharing.