Pavel Durov si arrende: lo Zuckerberg russo lascia la poltrona di CEO di VKontakte

Praticamente tutti conoscono il nome di Mark Zuckerberg, Pavel Durov è invece molto meno noto, ma è grazie a lui se esiste un social network come VKontakte, che conta centinaia di milioni di iscritti in Russia, e un'applicazione chiamata Telegram, concorrente diretta di WhatsApp.

Durov avrebbe deciso recentemente di abbandonare la carica di CEO del gruppo che controlla VKontakte, ciò non sarebbe avvenuto per malagestione ma a causa di alcune pressioni politiche provenienti direttamente dal Cremlino e da società "vicine" alle autorità di Mosca.

VKontakte esiste da 8 anni e oggi vanterebbe circa 200 milioni di iscritti (all'inizio dell'anno passato erano "appena" 14 milioni); ora però la piattaforma sarebbe divenuta una controllata del fondo d'investimento United Capital Partners, quest'ultimo è proprietà di Ilia' Sherbovich a sua volta membro del board dell'azienda petrolifera statale chimata Rosneft.

Una volta acquisito il 48% delle quote sociali di VKontakte, Sherbovich avrebbe deciso di filtrare pesantemente (e quindi di censurare) i contenuti veicolati dal social network, ciò avrebbe impedito a Durov di continuare a lavorare serenamente per l'amministrazione della sua creatura.