PEC: verso il domicilio digitale

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Agid-InfoCamere rende noto che prima dell'estate ormai alle porte verrà lanciata una piattaforma unificata che avrà il compito di gestire tutte le caselle PEC (Posta Elettronica Certificata) a cui le Pubbliche Amministrazioni potranno inviare le loro comunicazioni con valore legale identico a quello delle raccomandate con ricevuta di ritorno.

Realizzato grazie ad una collaborazione tra l'Agenzia per l'Italia Digitale e InfoCamere, questo sistema è destinato ad incoroprare l'intero indice nazionale dei "domicili digitali" associati alle persone fisiche e agli enti per i quali non è prevista per Legge l'iscrizione nell'elenco (denominato Ini-Pec) per le imprese e i professionisti.

Parliamo di un registro che attualmente raccoglie circa 6 milioni di caselle PEC, di queste 1.5 milioni sono state attivate da professionisti e altre 4.5 milioni da attività imprenditoriali. Ad esso andrebbe aggiunto il cosiddetto indice IPA, cioè l'elenco delle Pubbliche Amministrazioni a cui fanno capo circa 22 mila organizzazioni.

Se tutto dovesse andare come previsto dai promotori dell'iniziativa, la piattaforma potrebbe diventare operativa entro gennaio 2019, venendo incontro a quanto previsto dal CAD (Codice dell'Amministrazione Digitale). L'esperienza maturata nell'implementazione dei registri già esistenti dovrebbe garantire il rispetto delle tempistiche programmate

La possibilità di gestire tutte le PEC da un'unica interfaccia potrebbe portare in breve tempo a due risultati particolarmente importanti per l'efficentamento delle comunicazioni tra cittadini, imprese ed istituzioni: abbreviare i tempi necessari per lo scambio di infomazioni e determinare un risparmio rilevante a carico dei costi per le casse dello Stato.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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