La Rete sfrutta gli utenti

Secondo quanto dichiarato da Antonio Casilli, sociologo esperto di tematiche riguardanti la privacy nonché Professore associato presso la Télécom ParisTech e ricercatore del Centro Edgar Morin, si potrebbe effettuare una lettura molto particolare del rapporto odierno tra Internet e utenza.

A suo parere infatti gli utenti che effettuano ricerche in Rete e frequentano i social network sarebbero dei veri e propri lavoratori non retribuiti (in pratica degli "schiavi") che quotidianamente svolgo attività attraverso le quali i colossi del Web trarrebbero lauti guadagni.

Autore (insieme alla collega Paola Turbato) del libro "Against the Hypothesis of the End of Privacy", Casilli avrebbe analizzato due diverse epoche attraversate dal Web: quella del "dono-contro-dono" (identificabile negli anni '90) e quella del puro "sfruttamento" (il periodo attuale).

Come esempio di questa mutazione, il sociologo avrebbe proposto il caso del famigerato Huffington Post, nato come community basata sul contributo volontario da parte dei blogger, esso venne venduto ad Aol per oltre 300 milioni di dollari interamente versati ai soli suoi creatori.