Sam Altman parla del suo licenziamento

Sam Altman ha deciso di formulare le sue prime dichiarazioni da quando si è conclusa la vicenda che lo ha visto licenziato dalla carica di CEO di OpenAI, essere assunto per poche ore da Microsoft e poi tornare alla guida dell'organizzazione che lui stesso ha contribuito a creare. Le sue parole arrivano tra l'altro in coincidenza con il primo anno dal lancio di ChatGPT.

In un'intervista Altman avrebbe confermato di essere stato licenziato per aver preso delle iniziative senza aver prima informato gli altri componenti del board. A suo parere si sarebbe trattato di semplici incomprensioni i cui dettagli non sono noti perché attualmente sarebbero in corso delle indagini indipendenti volte a chiarire l'accaduto.

Altaman non avrebbe invece confermato i rumor secondo cui il suo allontamento sarebbe stato motivato dalla scelta di sostenere lo sviluppo del modello generativo Q* (o Q Star). Un'AGI (Artificial General Intelligence) molto più evoluta rispetto a GPT e per questo ritenuta poco sicura da altri membri di OpenAI come per esempio lo Chief Scientist Ilya Sutskever.

Quest'ultimo è ritenuto il vero responsabile del licenziamento di Altman e non a caso non fa più parte del consiglio di amministrazione di OpenAI dal momento in cui l'ex CEO è tornato in sella. A tal proposito il dirigente avrebbe sottolineano di non averne fatto una questione personale e che si augura di poter coinvolgere ancora Sutskever nei progetti del gruppo.

Altman ha poi sottolineato che la sicurezza sarà sempre una priorità nelle sue scelte, anche quelle che riguardano l'implementazione di AGI. Proseguirà inoltre la partnership con la Casa di Redmond, entrata a far parte del board di OpenAI dopo gli utlimi avvenimenti, che tra l'altro possiede attualmente il 49% della proprietà di quest'ultima.