La Silicon Valley si ribella contro la SOPA

In questi giorni è in discussione presso l'U.S. House of Representatives il cosidetto SOPA (Stop Online Piracy Act), un disegno di legge che, se approvato, potrebbe portare all'obbligo da parte dei provider di cancellare un gran numero di siti Internet.

Contro il SOPA si stanno muovendo numerosi colossi del Web che operano nella Silicon Valley, tra di essi vi sono nomi come per esempio Google, Facebook e Yahoo!; lo stesso Eric Schmidt, executive chairman di Mountain View, avrebbe avuto parole di fuoco per tale provvedimento.

Schmidt sarebbe preoccupato in particolare dal fatto che grazie al SOPA il Dipartimento di Giustizia avrebbe la possibilità di obbligare i provider a bloccare tramite DNS i siti che ospitano illegalmente dei contenuti; i motori di ricerca dovrebbero poi rimuovere tutti i link a pagine che violano il diritto d'autore.

Tra le realtà più interessate al blocco del SOPA vi sarebbe anche la Fondazione Mozilla che ha recentemente attirato le attenzioni delle autorità statunitense per la mancata rimozione dalla directory di Firefox di un add-on che consente di bypassare i blocchi disposti dall'FBI.