Smart working: Abruzzo in prima posizione

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Come è ormai noto, la pandemia di Coronavirus (COVID-19) ha costretto diversi lavoratori italiani (e non solo) a rimanere nelle proprie abitazioni e a continuare a operare in smart working. Ma quali sono le regioni della Penisola dove questa alternativa si è diffusa più rapidamente? A rispondere sono stati i primi dati di monitoraggio messi a disposizione dalla Funzione Pubblica.

Le statistiche a cui ci si riferisce includono anche i collaboratori in telelavoro, modalità che a livello normativo viene distinta nettamente dallo smart working, ma sono comunque utili per capire quali realtà hanno saputo rispondere in modo più efficace all'emergenza. Tra queste ultime spiccherebbe al primo posto l'Abruzzo, dove al netto di coloro che per ruolo devono essere presenti in ufficio la migrazione sarebbe stata del 100%.

Al secondo posto in termini percentuali il Lazio con il 96.6% seguito dalla Lombardia con il 88.7%. Da segnalare anche le buone performance di alcune regioni del Meridione come per esempio la Basilicata (48.9% tenendo conto dei soli collaboratori ora impiegati nel cosiddetto "lavoro agile") e della Calabria (68.1% al netto dei telelavoristi).

A facilitare tale transizione è stato il fatto che il decreto "Cura Italia" voluto dal Governo Conte ha reso lo smart working una forma ordinaria per le prestazioni della Pubblica Amministrazione, il tutto senza che le dirigenze dovessero attuare accordi specifici con le associazioni di categoria e potendo fare riferimento ai terminali privati degli impiegati stessi.

Quanto accaduto invita naturalmente a una riflessione: lo scorso anno non più del 16% delle nostre PA aveva elaborato dei progetti inerenti la possibilità di destinare una quota dei proprio lavoratori allo smart working, i modelli ora sviluppati in emergenza potranno essere sfruttati una volta passata la pandemia per rendere più efficiente la macchina burocratica?

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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