Telegram non chiuderà, editori delusi?

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Telegram non chiuderà, editori delusi? © Pixabay

Nella prima metà di aprile la FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) aveva richiesto all'AGCOM (Autorità Garante per le Comunicazioni) la chiusura della piattaforma per la messaggistica istrantanea Telegram, quest'ultima era stata accusata di veicolare la pirateria consentendo ai propri utenti di pubblicare copie integrali dei numeri di diverse testate giornalistiche.

La richiesta sarebbe stata però parzialmente respinta, Telegram dovrà chiudere i canali che sarebbero stati al centro delle attività di pirateria ma l'applicazione continuerà a essere raggiungibile ai frequentatori del nostro Paese. Da notare che l'Authority si sarebbe dimostrata abbastanza critica nei confronti delle posizioni espresse dalla FIEG, giudicate controproducenti per gli obbiettivi che si indendevano ottenere.

In pratica la federazione avrebbe pubblicizzato involontariamente l'esistenza di canali votati alla pirateria editoriale, iniziativa il cui effetto potrebbe essere stato quello di rendere il fenomeno ancora più esteso. Degli otto canali Telegram segnalati ben sette non sarebbero più attivi, ma conoscendo le dinamiche di certi ambienti è probabile che possano essere sostituiti rapidamente da altri.

Richiedere la chiusura di Telegram si sarebbe dimostrata invece un'iniziativa del tutto sproporzionata e in grado di creare un clamore tale da rendere alcune attività illecite ancora più note di quanto già non lo fossero in precedenza. AGCOM ha comunque approfittato dell'occasione per chiarire quali siano i suoi reali poteri e fino a che punto si estenda la sua capacità d'intervento.

Infatti, come chiarito esplicitamente dal Garante, quest'ultimo non ha alcuna autorità di richiedere agli ISP di oscurare un servizio gestito da un'azienda avente sede in un Paese straniero. Nello stesso modo AGCOM non ha la possibilità di richiedere la rimozione selettiva di contenuti pubblicati in violazione delle normative per il rispetto del diritto d'autore.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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