Twitch: una petizione contro il gioco d'azzardo

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Twitch: una petizione contro il gioco d'azzardo © Depositphotos

Twitch, piattaforma per il live streaming di proprietà di Amazon, presenta delle policy molto severe riguardo gli argomenti che possono essere trattati, le parole che possono essere pronunciate e le immagini che possono essere mostrate. Da queste restrizioni sembrerebbe però escluso il gioco d'azzardo, con diversi streamer che puntano denaro davanti a migliaia di utenti.

Quasi la metà degli utenti di Twitch sono giovani che devono essere tutelati

Lo scorso 20 maggio è stata lanciata una petizione tramite Change.org nella quale si richiede ad alcuni dei più grandi sponsor operanti tramite il servizio di fare pressione su Twitch perché chiuda tutti i live stream dedicati al gioco d'azzardo. Ciò anche in considerazione del fatto che non di rado gli spettatori potrebbero essere minorenni.

Attualmente su Twitch esisterebbero diversi canali da cui vengono trasmesse sessioni di gioco affrontate tramite i casinò online, in alcuni casi (soprattutto negli Stati uniti) gli streamer sarebbero riusciti ad attivare sponsorizzazioni molto remunerative, fino a 4 milioni di dollari al mese, proprio con questo tipo di piattaforme dedicate al gambling.

Tra le aziende citate nella petizione vi sarebbero nomi noti come quelli di Electronic Arts, Uber, Logitech, NVIDIA, HP, Adobe, McDonald's, PepsiCo e Burger King. Nessuna di esse è coinvolta nel business del gioco d'azzardo ma è possibile che i loro annunci pubblicitari vengano visualizzati da Twitch durante un live stream dedicato a questo settore.

La petizione farebbe riferimento anche ai cosiddetti "crypto casinò" che permetterebbero ai minorenni di iscriversi senza alcuna verifica basata sulla loro identità e la loro età. Considerando che il 41% degli utenti di Twitch apparterrebbe alla fascia d'età compresa tra i 16 e i 24 anni l'esposizione al rischio dei più giovani apparirebbe evidente.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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