Amazon ed MGM: proteste contro l'acquisizione

Lo scorso maggio il colosso del commercio elettronico Amazon aveva annunciato l'intenzione di acquisire la proprietà degli MGM Studios, casa di produzione cinematografica che realizza anche diverse serie televisive di grande successo. Il costo di tale passaggio di proprietà sarebbe stato calcolato intorno agli 8.45 miliardi di dollari.

La possibilità che un'operazione di questo tipo venisse effettivamente completata non ha mancato di suscitare polemiche, soprattutto in considerazione degli interessi che il gruppo di Seattle coltiva in settori come quello dell'intrattenimento via streaming (Prime Video) e della vendita di contenuti registrati su supporto fisico (come i Blu-Ray).

Ecco perché ben 34 tra organizzazioni per la difesa dei consumatori, gruppi commerciali e sindacati statunitensi avrebbero inviato una lettere ai membri della FTC (Federal Trade Commission) nella quale verrebbe richiesto in modo abbastanza chiaro di impedire l'ingresso della MGM nella grande famiglia del gruppo fondato da Jeff Bezos.

Stando a quanto riportato nella comunicazione, l'acquisizione permetterebbe ad Amazon di decidere il destino di alcune produzioni cinematografiche dal valore storico, basti pensare alla saga di James Bond o a quella di Rocky, questo finirebbe per determinare una nuova condizione di monopolio che renderebbe meno libera la fruizione dei contenuti.

Per il momento il terreno dello scontro sembrerebbe più politico che economico, con al centro le proteste di autori e attivisti. La valutazione antitrust dell'acquisizione è stata già iniziata dalla FTC e si attende di scoprire se MGM diventerà parte di Amazon così come avvenuto in passato quando Disney prese il controllo della FOX e del Marvel Cinematic Universe.