Android: al via i test su Privacy Sandbox

Gli sviluppatori di Mountain View hanno introdotto il supporto per la Privacy Sandbox nel sistema operativo Android. Per il momento si tratta di una funzionalità in fase di betatest disponibile per una ristretta cerchia di utenti in possesso di smartphone basati su Android 13, una volta superata la sperimentazione verrà coinvolta una platea più ampia di utilizzatori.

Privacy Sandbox è in pratica un nuova modalità di tracciamento per finalità legate all'advertising online, essa dovrebbe garantire un maggior livello di tutela dei dati sensibili perchè non sfrutta l'ID pubblicità, cioè l'identificatore univoco fornito a ciascun utente tramite Google Play Services nei device equipaggiati con il Robottino Verde.

Google ha deciso di rimuovere l'ID pubblicità dalle ultime release di Android perchè permette di operare profilazioni troppo profonde e non sempre del tutto rispettose dal punto di vista della privacy. In assenza di quest'ultimo è stato però necessario sviluppare un nuovo sistema di tracking per la definizione di annunci pubblicitari personalizzati.

Tale soluzione è stata trovata appunto nel Privacy Sandbox che prevede a sua volta quattro declinazioni: FLEDGE, per la definizione di un pubblico personalizzato, Topics, per un advertising basato sugli interessi, SDK Runtime, per eseguire codici di terze parti in un runtime dedicato, e Attribution Reporting, per massimizzare le conversioni con un utilizzo minimo dei dati.

La fase beta servirà anche per stabilire quale di queste ultime può essere considerata la migliore, garantendo il giusto bilanciamento tra rispetto della privacy e remunerazione degli sviluppatori tramite la pubblicità. Gli utenti coinvolti nella sperimentazione riceveranno un'apposita notifica e avranno comunque la possibilità di non partecipare all'iniziativa.