Apple si difende contro le accuse di evasione fiscale

Recentemente accusata di aver evaso le tasse spettanti al fisco americano nel periodo compreso tra il 2009 e il 2012, la casa di Cupertino avrebbe deciso di difendersi tramite i propri portavoce dichiarando di non aver mai praticato alcun espediente per evitare di assolvere ai propri obblighi tributari.

Sempre secondo quanto sostenuto da fonti interne alla Apple, le attuali normative degli Stati Uniti in materia fiscale non sarebbero più adatte ai combiamenti in atto, le leggi in vigore dovrebbero quindi essere adattate sulla base delle modalità operative aziendali nell'era digitale.

Insomma, tra il gruppo capitanato da Tim Cook e la sottocomissione del Congresso USA che si occupa della vicenda sarebbe in atto un vero e proprio braccio di ferro, soprattutto in tema di gestione della liquidità generata dalle controllate estere.

La Mela Morsicata avrebbe voluto ricordare inoltre di essere probabilmente, in quanto soggetto giuridico, il primo contribuente fiscale degli Stati Uniti e di aver versato ben 6 miliardi di dollari in tasse al proprio paese soltanto per l'ultimo esercizio chiuso dall'azienda.